The Kite: il cortometraggio subacqueo di Andrea Boretti e Eleven Studio, eccellenza della produzione video a Milano

di | Ottobre 20, 2025

Un viaggio simbolico tra memoria e speranza: è questo il cuore di The Kite, il nuovo cortometraggio di Andrea Boretti, premiato come Miglior Corto Subacqueo all’ultima edizione dello Y-40 Film Festival, la rassegna internazionale dedicata al cinema girato sott’acqua.

L’opera nasce come un racconto poetico e silenzioso, capace di trasformare il gesto del nuotare in un atto di resistenza. Un uomo anziano si immerge in un fiume, mentre sopra di lui un aquilone taglia il cielo: un’immagine delicata ma potente, che diventa metafora del diritto alla libertà e alla vita.
Attraverso il contrasto tra acqua e aria, movimento e sospensione, Boretti costruisce un linguaggio universale che parla di dolore, memoria e umanità.

Un’ispirazione che nasce dalla poesia

L’idea del progetto è maturata durante la lettura di un romanzo dedicato al popolo palestinese, a cui si è aggiunto l’incontro con la poesia If I Must Die di Refaat Alareer, poeta e docente palestinese scomparso durante un bombardamento nel 2023.
«Volevamo usare la nostra attrezzatura subacquea per qualcosa che avesse un significato profondo», spiega Boretti. «La poesia di Alareer è stata la scintilla che ha dato forma a una storia di dolore collettivo, ma anche di resilienza e speranza».

Le riprese tra le acque del Ticino

Le sequenze subacquee, curate da Elisa Chinello, sono state girate nel fiume Ticino, in prossimità di Somma Lombardo (Varese). L’acqua fredda e torbida ha contribuito a creare un’estetica autentica e carica di emozione, lontana dalla patinatura artificiale di molte produzioni digitali.
Circa un terzo del film è stato girato in immersione, rispettando il regolamento del festival e valorizzando la dimensione reale dell’ambiente naturale.

Il riconoscimento al festival

La giuria dello Y-40 Film Festival ha elogiato The Kite per la capacità di fondere tecnica e sensibilità narrativa: «Un racconto che arriva dritto al cuore, dove la fotografia e la regia si mettono al servizio di un messaggio universale».
Il riconoscimento ha portato a Boretti e al suo team la medaglia di vetro di Murano realizzata dal maestro Stefano Dalla Valentina, insieme a una giornata di produzione negli Y-40 Studios del valore di 10.000 euro.

Accanto al regista italiano, il podio ha visto il messicano Guillermo Acevedo con A Window for Hope, dedicato agli ex pescatori di squali divenuti custodi dell’oceano, e Carlos Luna con Blue Spirit, ritratto della campionessa di apnea Anna Horvath.
Tra i premi speciali, una menzione per Elena Del Mar con The Robottina, contro l’inquinamento acustico, e il riconoscimento social per Payton Woods con A Golden Harbor Seal Hug.

Un linguaggio visivo tra arte e impegno

Con The Kite, Andrea Boretti conferma la sua attenzione verso un cinema che unisce ricerca estetica e riflessione sociale. Il film non parla solo di Palestina, ma di umanità: di ciò che resta della vita anche quando tutto sembra perduto.

THE KITE – Il trailer ufficiale

Un lavoro che rappresenta al meglio la filosofia di Eleven Studio — casa di produzione video a Milano fondata dallo stesso Boretti — che da anni realizza progetti audiovisivi capaci di raccontare storie con profondità, visione e autenticità.

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